Experience Tokyo: Correre per Le Vie della Città

Ho preso l’abitudine di andare a correre tutti i giorni (a meno che non ci sia un tifone in corso – è la scorsa settimana c’è stato – oppure non sia il giorno libero di Yo e preferisco passarlo insieme a lui).

Tutte le mattine, verso le 6:30, parto. Prendo il telefono, indosso le mie scarpe ormai un pò malandate, l’orologio reglato dal mio babbo quando ho iniziato qualche anno fà a prepararmi per la mia prima mezzamaratona, e 100 yen che mi serviranno nel caso in cui abbia un calo di zuccheri o mi sentissi assetata (sto iniziando a capire il valore delle macchinette ed i combini usufruibili 24h).  

Le uniche cose che mi fa fermano durante il mio percorso, sono le sbarre del treno (perennemente chiuse) e scorci di città che mi piace fotografare.

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Perdersi per le vie di Nakano-Ku (quartiere dove abito) è facilissimo. Basta un niente e non sai  più riconoscere le case che ti circondano e magari fai Km e Km e quando guardi “Maps” sull’Iphone, scopri di aver corso a cerchio attorno a casa.

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Nakano > Shinjuku

Ma è bello anche per quello.  Buttarsi alla cieca per le viuzze del quartiere, seguire i percorsi dei fiumi che attraversano bellissimi parchi con suggestivi templi, correre sui marciapiedi vicino ai binari del treno e scoprire di essere arrivata alla stazione che uso tutti i giorni.

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Non è forse questo il bello di correre? Perdersi per le vie, sfreciare per paura di non riuscire a tornare a casa in tempo e giungere finalmente alla meta soddisfatti e felici di esserci riusciti!

I miei famigliari rideranno leggendo queste righe. Anche quando ero in Italia correvo tutti i giorni, mai fuori all’aria aperta, bensì sempre sul Tapis Roulant nella nostra piccola palestra che mio padre ci ha generosamente costruito. Non mi pacevano più i soliti paesaggi di campagna, le solite corse di paese (di cui in realtà sto iniziando ad avere nostalgia). 

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Corsa Notturna

A Tokyo è diverso (almeno per ora – magari mi stuferò). Correre in città è un pò come correre in un bosco. Devi fare attenzione a tutto: bici (qui tutti la usano e in maniera un pò spericolata ), macchine (di cui si aggiunge la guida al contrario rispetto all’Italia), angoli ciechi che non ti permettono di vedere chi sta arrivando dall’altra parte.

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Aspettando che il temporale si fermasse

A tutto ciò, aggiungete la mia continua preoccupazione di potermi fare male in un paese in cui non conosco ancora la lingua e dove la maggior parte delle persone non parla inglese.

No Musica nelle Orecchie. Occhi aperti e Mente Lucida su Dove si sta andando!

Ma correre qui in Giappone è davvero bello. Che siano le 6 del mattino o le 10 di sera, troverai sempre qualcuno che sta corrichiando lungo il fiume, o qualche anziano signore che, dopo una lunga camminata, sta facendo stretching nel parco facendoti venire l’inviadia perchè lui, al primo colpo, riesce a toccarsi la punta dei piedi mentre per te sono necessari prima almeno 5 minuti di riscaldamento

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Sapevate che il Giappone è considerato il paese con più runners – obsessed al mondo?

Lo sport è preso molto sul serio a partire dalle scuole. La corsa fa parte delle attività extra scolastiche e gli allenamenti, che si tengono la mattina all’alaba e/o la sera, sono presi molto seriamente. (mi viene da sorridere al pensiero della nostra “Educazione Fisica” a scuola che aveva le sembianze di un momento ricreativo).

Sono diversi gli eventi sportivi che richiamano i giovani atleti delle scuole. In particolare, ogni anno, le prefetture del paese vedono coinvolti gli studenti – runner, in una gara podistica tra istituti capace di richiamare l’attenzione di tutto il paese su questo sport:

l’Ekiden 駅伝.

Si tratta di una corsa su strada, simile ad una staffetta, in cui vengono affrontate lunghe distanze. Ogni scuola è generalmente rappresentata da  6 -7 atleti e le distanze  variano a seconda dell’organizzazione della gara.

Si passa dai 18 km, 22 km, 42 km fino ad arrivare alla più famosa Hakone Ekiden con i suoi 218 Km. (Non scherzo, lasciatemelo ripetere, 218 km di corsa.)

Hakone Ekiden: una corsa da pazzi

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La gara viene svolta dagli studenti delle Università e si divide in due giorni

I giorno: 108 Km – II giorno: 109.9 Km

Sono 20 le Università coinvolte ed ogni team è formato da 10 staffettisti. L’intero percorso è diviso in 10 postazioni (5 al giorno) che vedono quindi coinvolto ogni corridore in una mezza maratona alla massima velocità.

Ad ogni postazione avviene il “passaggio del testimone” rappresentato da una fascia. Se un corriddore si ritira per qualsiasi motivo, la squadra viene eliminata. Vince ovviamente chi fà i tempi migliori.

Media dei vincitori percorsa lo scorso anno: 2.55 min. al Km. 

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Le date della gara sono il 2-3 Gennaio e per farvi capire la popolarità dell’evento, la corsa è trasmessa in televisione e lo share che si raggiunge è pari a quello del Super Bowl Americano. Insomma, i giapponesi hanno la corsa nel sangue!

Correre per Essere più Forti

Tralasciando questi eventi da pazzi (che però spero di riuscire a vedere almeno da spettatrice), ciò che mi affascina di più nella relazione tra la corsa e questo paese, riguarda l’impegno, la serietà ed il coinvolgimento che riescono ad impiegarci.

Vedere correre per strada, sia all’alba che la tarda sera, gruppi di ragazzi con ancora addosso la divisa di scolastica,  anziani signori dalla camminata estremamente veloce e mamme con il passeggino, fà capire come ci sia un comune desiderio di voler stare bene. Per non dimenticare che la corsa serve anche a farci le ossa e ci aiuta a rafforzarci come persone.

“Most runners run not because they want to live longer, but because they want to live life to the fullest. If you’re going to while away the years, it’s far better to live them with clear goals and fully alive then in a fog, and I believe running helps you to do that. Exerting yourself to the fullest within your individual limits: that’s the essence of running, and a metaphor for life — and for me, for writing as whole. “

– Harumi Murakami –

Se venire in Giappone è dunque tra i vostri piani, vi consiglio di mettere in valigia anche le vostre scarpe da corsa! Troverete un paese amante di questo sport che, tra una sudata e l’altra, avrà molto da mostravi!

 

 

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